18/06/08

inciampo in me stessa

Penso che per tanto tempo ho buttato via il mio tempo

Ad essere cattiva

A fare cose stupide

A non pensare alla mia felicità ma alla infelicità altrui

Stupidamente

Prigioniera di cieche vendette.

E invece adesso

Scopro che non mi interessa più

E giudico meschini quegli stessi miei atteggiamenti

Quando li vedo negli altri.

Penso si chiami Crescere, o semplicemente reprimere ogni giorno un po’ le proprie emozioni, per sentirsi migliori e non doversi vergognare.

Ci sono delle parti di me che cercherò sempre di nascondere, che seppellirò sotto strati di non-me, ma tante altre parti di me dovranno venir fuori in modo che io possa stare meglio con me stessa, ma soprattutto con gli altri.

Gli esseri umani sono Fragili,

ma sono convinta che ci sia un buon margine di miglioramento.

Io stessa sono fragile, ed odio questo mio essere,

lo accetto,

ma lo odio.

Mi rifugio dove non dovrei, spesso mi accuccio nei pensieri di persone sbagliate che non sapranno darmi altro che delusioni,

comunque la vita è una

e finisce

e questa è l’unica certezza che abbiamo.

Non c’è certezza che avremo salute, soldi e felicità.

Io non cerco nulla di tutto questo,

cerco solo un posto bianco e morbido

dove rifugiarmi senza fingere

e dove poter essere IO

anche con tutta la cattiveria che riesco a tirar fuori

che altro non è che l’indice della mia repressione.



Sì, studiare psicologia fa male.

Nessun commento: