30/08/06

Travelling Around The World

Tiziano Terzani

Estratti da “La fine è il mio inizio”

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TIZIANO: Me la sono inventato un po’ questa vita, no? Sono stato mille cose, alcune vere, alcune potenziali. Sono stato gigione, sono stato attore, assassino, pedofilo, adultero, tutto sono stato, come tutti. Sono stato tante cose in tempi diversi. Tante cose vere, intense. E ogni volta una sostituiva l’altra, entrava nell’altra come in un cannocchiale. Mamma mia, quante parti ho fatto, quante maschere ti metti che alla fine ti soffocano. Fino a che un giorno dici <>. E alla fine sono Anam, uno senza nome, senza storia, senza passato. Perché tutta quella roba lì è frattaglia e al cuculo non gliene importa proprio nulla. Ma non per cattiveria, non è che mi vuole male. Anzi, magari canta anche per me.

Tu mi chiedi chi sono. Bene, sono stato innanzitutto tante maschere, ognuna vera, ognuna falsa perché cambia col tempo e diventa altra. E qui dico una verità che tutti i saggi hanno capito, che non c’è permanenza. Niente è permanente, niente è permanente in questa vita. Che vuoi essere permanente tu? Oh, ma chi te l’ha detto?!

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TIZIANO: Caro Folco, questa è una trappola che mi aspettavo da tempo perché è tipico dei giovani chiedere ai vecchi <> Io me l’ero gabellata anni fa insegnandoti l’unica grande lezione della mia vita che ti sarebbe servita davvero, quando in base alla mia esperienza con i khmer rossi ti dissi: se uno ti punta un fucile in faccia, sorridi! A me, questo mi aveva salvato la vita in Cambogia e, se ti ricordi bene, ci aiutò a toglierci nei guai quando cercavamo il tesoro di Yamashita.

Uno può cavarsela con una battuta. Sul fondo però rispondere è molto più difficile. Gandhi diceva <>. Quanti lo possono dire? Pochi. Io non oserei mai. Mi brucerebbe la lingua a dire una cosa del genere, ma a modo mio anch’io ho una visione del senso della mia vita.

Se mi chiedi alla fine cosa lascio, lascio un libro che forse potrà aiutare qualcuno a vedere il mondo in maniera migliore, a godere di più della propria vita, a vederla in un contesto più grande, come quello che io oggi sento così forte;…