28/09/07

Ancora Marlene

Premetto che a me l'ultimo album dei Marlene Kuntz non è piaciuto, che secondo me Cristiano Godano si è rammollito e imborghesito (non che prima non lo fosse) e che è diventato sdolcinato.
Ma al di là di questo, che mi tocca relativamente perchè non sono costretta ad ascoltare le loro canzoni, ce n'è una nel nuovo ciddì che ho sentito immediatamente mia; certo il testo non è lontanamente paragonabile a quello di Infinità, a quello di Serrande Alzate o di Ci siamo Amati, simili per argomento, ma ha delle potenzialità, peccato che io l'avrei musicata in modo molto diverso..
Musa
MarleneKuntz
E' una questione di qualità:
la tua presenza
rassicurante e ipnotica
mi affascina
e gioca col mio senno
e ne lascia ben poche briciole.

E io amo darlo a te,
o amabile
custode degli sguardi che
ti dedico
fra lo sragionamento e l'estasi
degli amplessi magnifici,

perchè tu sai come farmi uscire da me,
dalla gabbia dorata della mia lucidità;
e non voglio sapere quando, come e perchè questa meraviglia alla sua fine arriverà.

Musa: ispirami
Musa: proteggimi
Ogni ora

mi strega e mi rapisce
la tua giovane
saggezza incomparabile
(che ossequio)
e l'eleganza di ogni tua
intenzione è incantevole.

e quando ti congiungi a me
sai essere
deliziosamente spinta
e indocile,
coltivando le tue bramosie
sulle mie avidità.

tu sai come farmi uscire da me,
dalla gabbia dorata della mia lucidità;
e non voglio sapere quando, come e perchè questa meraviglia alla sua fine arriverà.
e sai come prenderti il bello di me
mettendo a riposo la mia irritabilità;
e non voglio sapere come riesci e perchè:è una meraviglia, e finchè dura ne godremo
insieme.

Musa: ispirami
Musa: proteggimi
Musa: conducimi
Musa: adorami
Musa: noi ne godremo insieme

voglio aver bisogno di te:
come di acqua confortevole.
vuoi aver bisogno di me? troverai terreno fertile.

Sigh.. ho trascorso la mia adolescenza ad ascolatare Godano incazzato.. e ora lo rivoglio indietro!! (ma vi prego, la mia adolescenza tenetevela pure che era troppo squilibrata =P )

16/09/07

Together

We're In This Together - NIN

i've become
impossible
holding on to when
when everything seemed to matter more
the two of us (all used)
all used and beaten up
watching fate
as it flows
down the path
we have chose

you and me
we're in this together now
none of them can stop us now
we will make it through somehow

you and me
if the world should break in two
until the very end of me
until the very end of you

awake to the sound
as they peel apart the skin
they pick and they pull
trying to get their fingers in

well they've got to kill what we found
well they've got to hate what they fear
well they've got to make it go away
well they've got to make it disappear

the farther i fall i'm beside you
as lost as i get i will find you
the deeper the wound i'm inside you
for ever and ever i am a part of

you and me
we're in this together now
none of them can stop us now
we will make it through somehow

you and me
if the world should break in two
until the very end of me
until the very end of you

all that we were is gone we have to hold
all that we were is gone we have to hold
when all our hope is gone we have to hold
all that we were is gone but we can hold on

you and me
we're in this together now
none of them can stop us now
we will make it through somehow

you and me
even after everything
you're the queen and i'm the king
nothing else means anything

08/09/07

Internet Generation

La tecnologia mi impaurisce un po’. Nel senso che, come ho sempre sostenuto e sempre sosterrò, E’ LA MORTE DEI RAPPORTI INTERPERSONALI.

Devo ammettere che il mio accanimento contro e-mail, chat, forum e quant’altro si è notevolmente affievolito nel tempo, ma continuo a non capire o a non voler capire (come preferite) il bello di scriversi e raccontare le proprie faccende a una persona che non si è mai vista dal vivo.

Non è che io non abbia la mia vita sul web, anzi. Scrivo un blog, ho un myspace attivo, una lista di libri su Anobii e scrivo abbastanza frequentemente su un forum.

Ma non è totalizzante, e soprattutto, conto più amici reali che virtuali.

Non riesco a convincermi di avere un rapporto di amicizia con persone che non conosco personalmente, per me il lato visivo/olfattivo/sensoriale di un incontro giocano un ruolo chiave e valgono più di mille discorsi che possono essere fatti al telefono o scritti su messenger.

Che poi il messenger, per l’uso che ne faccio io è come una segreteria telefonica dato che non sono mai davanti al pc, nemmeno quando è connesso (ed spesso è connesso 24h al giorno per scaricare film).

E poi, sarò stupida, ma non riesco a capire il tono delle frasi scritte, e non mi piace usare smiley predefiniti.

Le mie esperienze di “amicizia” nate ondine si sono concluse, anzi sono proseguite, solo dopo un incontro. Dite voi che tante volte si parla con persone che abitano silometri e silometri lontano da noi.. dico io che i kilometri si macinano bene se c’è un obbiettivo..

Mi piace che sia così, mi piace rischiare di andare incontro a delusioni se l’incontro non si rivela all’altezza della situazione. Perché la vita è così.

Invece vedo molti che continuano a parlare e parlare senza in realtàvolersi mai esporre e mettere in gioco ciò che sono veramente, nella vita di tutti i giorni, con il loro aspetto fisico, i pregi ed i difetti.

E poi mi fanno ridere le storie d’amore che nascono in chat. Ma come si fa ad innamorarsi di alcune parole scritte (per quanto belle)..? E’ come innamorarsi di un libro e non dell’autore che vi sta dietro, è come dire che un cioccolatino è buono solo vedendo la carta, senza nemmeno sentirne il profumo. Eppure ce ne sono tanti che si mettono assieme dopo mesi di chiacchierate ondine.. allora mi chiedo, sono io che sono rimasta indietro o sono gli altri che sono diventati un più superficiali?

Con questo non intendo certo demonizzare la tecnologia, anzi. Da brava imbranata la trovo affascinante e moderatamente incomprensibile. Mi piace sperimentarne le potenzialità e mi piace avere a portata di mano informazioni che prima avrebbero richiesto mesi di ricerche, ma credo che in alcun modo possa sostituire il mondo in cui si vive, né tantomeno riprodurre situazioni reali. (piccola critica a Second Life..?forse..)

Non so se avrò figli un giorno (oddio.. coi tempi che corrono mi dovrò premunire di anticoncezionali per i rapporti sul web.. si sa mai, invece di mandarmi spam mi manderanno sperm? =D ), ma ho paura del fatto che loro potrebbero non comprendere a pieno la differenza tra vita reale e vita virtuale, perché nasceranno nel pieno dell’era tecnologica.

Temo che potrebbero giudicare più importante giocare al Wii piuttosto che uscire fuori a godersi il sole, temo che potrebbero chiudersi in casa a chattare con sconosciuti piuttosto che distruggermi casa giocando coi loro amici in carne e ossa, temo che preferiscano vedere immagini su uno schermi piuttosto che sentire il sale sulla pelle dopo un bagno nel mare.

Catastrofista..?

Forse. Ma di solito Martina ha l’occhio lungo per certe cose..

Marzo 3039 - DanieleSilvestri

Marzo 3039 come sempre a Londra piove

ma con calma e precisione

ho lasciato il sottosuolo per riflettere da solo

sull'attuale situazione

Dalla guerra del '21 non ho visto più nessuno

della mia generazione

siamo tutti chiusi in casa spaventati da ogni cosa,

da un'idea, da un'emozione

Chissà com'era quando il sole si poteva guardare

e sentirlo sulla pelle fino a farsi bruciare

Però oggi partono i missili,

li guarderò e saranno bellissimi.

Marzo 3000 e qualchecosa, è una notte luminosa

c'è la luna artificiale

sugli schermi informativi, su quei pochi ancora attivi

sembra sia tutto normale

Chissà com'era quando l'aria si poteva respirare

e sentirla nei polmoni fino a farli scoppiare

ogni notte sogno sempre di nuotare

e sento il fuoco sulle labbra che ti lascia il sale

E poi

Correre nel traffico, mettersi il soprabito

respirare microbi, perdersi nei vicoli

inciampare negli ostacoli, affidarsi a degli oroscopi

arrabbiarsi con le nuvole, evitare le pozzanghere

Sì ma...

Però... (correre nel traffico...)

oggi partono i missili (mettersi il soprabito)

li guarderò e saranno bellissimi (respirare microbi, perdersi nei vicoli)

Così... (inciampare negli ostacoli)

oggi partono i missili (affidarsi a degli oroscopi)

li aspetterò e saranno tantissimi (arrabbiarsi con le nuvole, evitare le pozzanghere)

Perché... oggi partono i missili

Altri Mondi – Modena City Ramblers

Quanto dolore, quante tensioni
Nascoste tra noi nei nostri pensieri
Troppi nemici, troppi veleni
Nascono tra noi, nei nostri desideri
Molto lontani dalla realtà
Troppo lontani dalle verità
Noncuranti dei bisogni
Delle nostre paure
Paura di volare, paura di morire
La paura di non sapere più da che parte stare
Non riuscire più a distinguere cos'è il bene ed il male
Another world is possible
Un otro mundo es posible
Un altro mondo è possibile
Un autre monde est possible
Di nascosto nei palazzi delle nostre città
Si sezionano le sorti dell'umanità
Noncuranti dei bisogni, dei nostri desideri
Delle nostre paure, paura di morire
Segnali ribelli, voci pirata
Nel nostro medioevo frequenze illegali
Corrono veloci le comunicazioni
Rimbalzando tra i satelliti ultraplanetari
Arrivano, colpiscono, confondono e cancellano
Riscrivono di colpo tutto ciò che è stato
Ma non è troppo tardi ancora, non è tardi per cambiare
Per sognare altri mondi non è mai troppo tardi
Another world is possible...!
Di nascosto nei palazzi delle nostre città
Si sezionano le sorti dell'umanità
Noncuranti dei bisogni, dei nostri desideri
Delle nostre paure, paura di morire

Cambiare!