31/12/08






#1 crush - Garbage


I would die for you
I would die for you
I've been dying just to feel you by my side,

to know that you're mine

I would cry for you
I would cry for you
I will wash away your pain with all my tears,

I'm drowning on fear

I will pray for you
I will pray for you,
I will sell my soul for something pure and true,

someone like you

See your face every place that I walk in
Hear your voice every time that I'm talkin'
You will believe in me, and I will never be ignored


I will burn for you
Feel pain for you
I will twist the knife and bleed my aching heart,

and tear it apart

I will lie for you
Beg and steal for you
I will crawl on hands and knees until you see,

you're just like me

Violate all the love that I'm missin'
Throw away all the pain that I'm livin'
You will believe in me, and I can never be ignored

I would die for you
I would kill for you
I will steal for you
I'd do time for you
I will wait for you
I'd make room for you
I'd sink ships for you,
Take the cross for you
Make me a part of you
Because I believe in you

I believe in you
I would die for you

01/12/08

In religioso silenzio




Se ti tagliassero a pezzetti
Fabrizio De Andrè

Se ti tagliassero a pezzetti
il vento li raccoglierebbe
il regno dei ragni cucirebbe la pelle
e la luna tesserebbe i capelli e il viso
e il polline di Dio
di Dio il sorriso.

Ti ho trovata lungo il fiume
che suonavi una foglia di fiore
che cantavi parole leggere, parole d'amore
ho assaggiato le tue labbra di miele rosso rosso
ti ho detto dammi quello che vuoi, io quel che posso.

Rosa gialla rosa di rame
mai ballato così a lungo
sopra il filo della notte sulle pietre del giorno
io suonatore di chitarra io suonatore di mandolino
alla fine siamo caduti sopra il fieno.

Persa per molto persa per poco
preso sul serio preso per gioco
non c'è stato molto da dire o da pensare
la fortuna sorrideva come uno stagno a primavera
spettinata da tutti i venti della sera.

E adesso aspetterò domani
per avere nostalgia
signora libertà signorina fantasia
così preziosa come il vino così gratis come la tristezza
con la tua nuvola di dubbi e di bellezza.

T'ho incrociata alla stazione
che inseguivi il tuo profumo
presa in trappola da un tailleur grigio fumo
i giornali in una mano e nell'altra il tuo destino
camminavi fianco a fianco al tuo assassino.

Ma se ti tagliassero a pezzetti
il vento li raccoglierebbe
il regno dei ragni cucirebbe la pelle
e la luna la luna tesserebbe i capelli e il viso
e il polline di Dio
di Dio il sorriso.




22/11/08

Soffi..



E' cambiato il vento

e nonostante le magagne
oggi sono io
un po' più di ieri.

E combattiamo.

Però combattiamo
ONESTAMENTE,
combatto ONESTAMENTE.
Perchè è stato tutto ciò che è stato a rendermi così.

Un passo indietro,
e poi sempre avanti!


10/11/08

Nuove conoscenze


Spogliata da tutto ciò che potevo essere ma che non sono.

Spogliata da tutte le frustrazioni che mi attribuivano.

Spogliata da false gentilezze.

Mi dipiace, ma non so essere gentile per convenzione, non so fingere per quieto vivere, non so non lottare per le persone a cui voglio bene.

Categorica.

Puntigliosa.

Moderatamente calcolatrice.

Ma con un fortissimo senso di ciò che è giusto fare. Sincera, ciò che ti dico lo direi anche in faccia dei diretti interessati.

Credetemi, non è facile ammettere di essere fragili e conviverci.

Non mi faccio usare, non mi faccio mettere al collo guinzagli da chi lo fa per un proprio tornaconto e schifo chi permette una cosa del genere. Schifo con mi sorride ma sotto indaga su come vivo piuttosto che chiedermelo direttamente e chi, con la stessa indole, fa domande indirette per capire cosa c’è che non quadra nel loro copione già scritto.

Schifo chi tenta di tenere sotto controllo gli altri.

Io ti schifo.

Non mi interessa il tuo sorriso, non voglio il tuo aiuto, non ho bisogno di te.

Tu non mi servi, non sei indispensabile né a me né agli altri.

28/10/08

I Liceali



La Canzone Del Riformatorio
Baustelle

Questa è per quando ti ho fatto male
quel pomeriggio un anno fa
con il coltello nello stivale
mi facevo di alcolici andati a male
di benzedrina per non dormire sotto le luci
mi piacevi sai, Virginia.

Erano giorni di vita dura
mi sorridevi senza pietà
e non vedevi che la paura
mi portava via la libertà di non amare
ed è per questa pena d'amore
che ti ho ferito in un pomeriggio storico.

era una dose tagliata male
mi sconvolgeva l'umidità
ma conservavo un certo stile
ti guardai con la felicità irrazionale
con la carezza dell'eroina che mi cullava
mi perdonerai Virginia?

e adesso mi manchi te lo giuro
sogno la notte le tue grida
le tue cosce bianche stonano sopra le donnine pornografiche
appese dagli altri custoditi qui con me
ci fa bene l'istituto

Amore fra cinque anni dove andrò?
e tu chi sarai e chi saremo?
fuori dal riformatorio le vite perdute come gioia
passata per sempre come moda
cos'è che ci rende prigionieri?

Hai salutato le tue amiche
eri spacciata piccola mia
quando ti ho detto "mi riconosci?
sono quello che non ride mai nella tua scuola..."
e dolcemente ti ho regalato la mia violenza,
il mio attimo di gloria.

E adesso mi manchi te lo giuro
sogno la notte le tue grida
le tue cosce bianche stonano sopra le donnine pornografiche
appese dagli altri custoditi qui con me
l'istituto ci fa bene.

Amore fra cinque anni dove andrò?
e tu chi sarai e chi saremo?
fuori dal riformatorio le vite perdute come gioia
passata per sempre come moda
cos'è che ci rende prigionieri?





17/09/08

Impressioni di settembre



Forse stamani l’acqua del porto è più verde e già sa di settembre o forse la malinconia che sento è più forte. Forse il triangolo di mare che vedo davanti si è fatto improvvisamente più piccolo o sarà che è tutto ovattato come quando scende la neve in città e tutti si fermano un attimo levando gli occhi al cielo.

Sarà che l’aria delle 6 di mattina entra nei polmoni e sale nella testa e che nemmeno un caffè doppio riesce a far andare via la pelle d’oca.

Sarà che le cicale non cantano più da un pezzo e che sulla spiaggia hanno smesso di trasmettere i tormentoni estivi.

Sarà che la sabbia sotto i miei piedi non affonda più di tanto per l’umidità dell’aria e il profumo dei cornetti appena sfornati mi arriva come se provenisse da un altro mondo.

Le meduse iniziano ad arenarsi sulla spiaggia; una bicicletta viene abbandonata da un anziano che passeggia, adesso, col suo cane da caccia.

Io mi estraneo da questo e sono spettatrice. Scatto un paio di foto, mi alzo e vado a fare colazione, la seconda.

Settembre è un mese di transizione, ma io lo adoro. Così come amo maggio, anche se in modo nettamente diverso. Maggio è l’attesa, mentre Settembre si trascina dondolando verso la stagione fredda.

Prendo la macchina e vado verso la campagna, verso l’argine. Non c’è molta gente in giro, ma d'altronde è lunedì. Passeggio un po’ e mi faccio dare un passaggio da un tipo in motorino verso il laghetto. Anche qui c’è un’atmosfera sospesa, quasi struggente. Ci sono ragazzi con la Mountain Bike che cercano di attirare la mia attenzione facendo evoluzioni. Penso che se uno di loro cadesse sarebbe una bella figuraccia. Scatto qualche foto per farli contenti, non trovo nulla di male nel dare importanza a qualche gesto di puro egocentrismo.

Loro si avvicinano e rivediamo insieme gli scatti. Belli. Mi lasciano la mail perché possa mandargli le immagini.

Ora di pranzo. Rosticceria. Pollo e patatine fritte, poi caffè. Incontro un amico che non vedevo da tempo, si ferma a parlare con me, di quando uscivamo insieme e di quanto gli sono stata utile, di quanto ero brava a consigliarlo e indispensabile. Spiacente, gli dico, non sono più quella lì.

E lui si mette a ridere di gusto e mi abbraccia. E’ un abbraccio caldo e fraterno, mi sento bene con la testa appoggiata proprio dove sento battere il cuore.

Hai da fare?

No..

Allora vieni con me, dài, dice lui.

Prendiamo la macchina, la mia, lui mi dice “non guardare”, ma io sbircio e vedo che mi sta portando un po’ fuori città, va a chiamare un paio di amici e ci troviamo tutti in un posto vagamente selvaggio, con scheletri di capanne e tronchi portati a riva dalla marea.

Penso che non ho un costume con me.

Presi dall’euforia facciamo il bagno così come viene; Cavolo! Non abbiamo nemmeno gli asciugamani!

Dimentico di scattare foto. E’ un momento che vivo.

L’acqua è gelida, usciamo di corsa, cerchiamo di scaldarci col movimento.

Il mio amico arriva, mi fa un paio delle sue mosse da karatekid e mi atterra sulla sabbia. Rimango lì fingendo sofferenza, lui si abbassa e lo atterro. Bene, adesso siamo pari!

Gli altri ci guardano sorridenti, ci pensano una coppia, lo si legge nei loro occhi.

E intorno, Nessuno.

Si è fatto tardi, torniamo verso casa. Lascio gli altri e faccio ritorno alla mia casa, al mio terrazzo sul porto. Nuvole veloci si rincorrono, un vento sottile mi attraversa lo spazio tra la nuca e l’orecchio e rabbrividisco.

Si sta facendo buio.

Vibra il telefono, rispondo: Ma dove sei..??

…Certe cose non cambiano mai.


Viaggio

Piero Pelù

Viaggiare insieme e' come un tango
come strade che si incrociano
un po' d'asfalto
un po' di fango per due vite che si sfiorano..... Cercano

viaggio verso qualche cosa che e' gia' dentro di noi
dentro gli sguardi e dentro le parole
siamo passeggeri e nn so ancora dove

parlare insieme e' come un viaggio
e' come suono della nostra liberta'
da qualche parte in cima all'everest
un passo dopo l'altro in avanti

viaggio verso qualche cosa che e' gia' dentro di noi
dentro gli sguardi e dentro le parole
siamo passeggeri e nn so ancora dove

stiamo un viaggio
in un mondo selvaggio
che ci assomiglia un po'

viviamo senza risposte in altre direzioni e siamo sulla strada
e aspettiamo qua fuori
ha mai trovato quello che volevi?
Sei mai partita per dove sognavi?
Hai mai guardato dove nascono i venti?
Dentro gli sguardi e dentro le parole
siamo passeggeri verso il nostro stupore...