28/02/08


IL MARE D'INVERNO

Enrico Ruggeri
Il mare d'inverno è solo un film in bianco e nero visto alla TV.
E verso l'interno, qualche nuvola dal cielo che si butta giù.
Sabbia bagnata, una lettera che il vento sta portando via,
punti invisibili rincorsi dai cani, stanche parabole di vecchi gabbiani.
E io che rimango qui solo a cercare un caffè.

Il mare d'inverno è un concetto che il pensiero non considera.
E' poco moderno, è qualcosa che nessuno mai desidera.
Alberghi chiusi, manifesti già sbiaditi di pubblicità,
Macchine tracciano solchi su strade dove la pioggia d'estate non cade.
E io che non riesco nemmeno a parlare con me.

Mare mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via.
Mare mare, qui non viene mai nessuno a farci compagnia.
Mare mare, non ti posso guardare così perché
questo vento agita anche me,
questo vento agita anche me.

Passerà il freddo e la spiaggia lentamente si colorerà.
La radio e i giornali e una musica banale si diffonderà.
Nuove avventure, discoteche illuminate piene di bugie.
Ma verso sera, uno strano concerto
e un ombrellone che rimane aperto.
Mi tuffo perplesso in momenti vissuti di già.

Mare mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via.
Mare mare, qui non viene mai nessuno a farci compagnia.
Mare mare, non ti posso guardare così perché
questo vento agita anche me,
questo vento agita anche me.




Come ho potuto minimamente pensare di poter stare bene senza vedere il mare per più di 2 mesi..?
Maledetta presunzione e mania di onnipotenza.
Maledetta università.

A volte penso che sarei più tranquilla se facessi una facoltà meno impegnativa, ma se ci rifletto so che il problema è dentro di me e non in ciò che faccio.
Devo decisamente imparare a gestirMI meglio,
giusto per preservare la mia salute, mica per altro, eh!!



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