28/10/08

I Liceali



La Canzone Del Riformatorio
Baustelle

Questa è per quando ti ho fatto male
quel pomeriggio un anno fa
con il coltello nello stivale
mi facevo di alcolici andati a male
di benzedrina per non dormire sotto le luci
mi piacevi sai, Virginia.

Erano giorni di vita dura
mi sorridevi senza pietà
e non vedevi che la paura
mi portava via la libertà di non amare
ed è per questa pena d'amore
che ti ho ferito in un pomeriggio storico.

era una dose tagliata male
mi sconvolgeva l'umidità
ma conservavo un certo stile
ti guardai con la felicità irrazionale
con la carezza dell'eroina che mi cullava
mi perdonerai Virginia?

e adesso mi manchi te lo giuro
sogno la notte le tue grida
le tue cosce bianche stonano sopra le donnine pornografiche
appese dagli altri custoditi qui con me
ci fa bene l'istituto

Amore fra cinque anni dove andrò?
e tu chi sarai e chi saremo?
fuori dal riformatorio le vite perdute come gioia
passata per sempre come moda
cos'è che ci rende prigionieri?

Hai salutato le tue amiche
eri spacciata piccola mia
quando ti ho detto "mi riconosci?
sono quello che non ride mai nella tua scuola..."
e dolcemente ti ho regalato la mia violenza,
il mio attimo di gloria.

E adesso mi manchi te lo giuro
sogno la notte le tue grida
le tue cosce bianche stonano sopra le donnine pornografiche
appese dagli altri custoditi qui con me
l'istituto ci fa bene.

Amore fra cinque anni dove andrò?
e tu chi sarai e chi saremo?
fuori dal riformatorio le vite perdute come gioia
passata per sempre come moda
cos'è che ci rende prigionieri?





1 commento:

Anonimo ha detto...

ne sono passate di cose in questo blog... deh.. la canzone dei baustelle non me la fa sentire, ma ho letto il testo... sapevo che facevano testi del genere.. ma questo è da manicomio...
cmq, sì, sono ancora vivo. Laurea prevista per febbraio. Pensa che uno dei professori da me bersagliati adesso mi fa da relatore...
cièèè